Giurista e uomo politico italiano. Insegnò
Istituzioni di diritto romano in varie università italiane e straniere;
fu ministro di Grazia e Giustizia, durante il gabinetto Badoglio, e della
Pubblica Istruzione nel secondo governo Bonomi e nel successivo ministero Parri.
Papirologo ed epigrafista insigne, dal 1952 fu presidente dell'Accademia dei
Lincei. Tra le sue opere:
La successione testamentaria secondo i papiri
greco-egiziani (1906),
Le genti e la città (1914),
Responsabilità contrattuale in diritto romano (1927),
Persone e
famiglia nel diritto dei papiri (1930),
Istituzioni di diritto romano
(1937),
Storia del diritto romano (1937),
Schermaglie politiche
(1945) (Napoli 1884 - Roma 1964).